venerdì 19 febbraio 2010

Museo a Grazzano Visconti inaugura con Brigitta Rossetti


Un viaggio nella memoria

Può sorprendere che un’artista, il cui futuro è inevitabilmente proiettato in una dimensione internazionale, introduca nella sua carriera un ciclo di opere legate alla storia locale. Ma non in questo caso che invece esprime al meglio la matrice che sta alla base del lavoro di Brigitta Rossetti: il luogo.
Nei quadri che accompagnano la felice intuizione di Stefano Frontini di dar vita, attraverso opere in cera, ad un museo della storia piacentina coniugandolo all’arte contemporanea, ritroviamo il lucido legame che Brigitta ha con i luoghi in cui ama lavorare.
Sono luoghi in cui il silenzio si fa potente, lascia parlare il vento e le nuvole, lascia alla forza della terra affermare i cicli della vita, fa del ricordo e dell’immaginazione una costante.
Un’identità che si legge nel ciclo dei “guerrieri” che Brigitta ha realizzato dove i volti sono appena accennati nella loro grazia, i corpi che si fanno possenti sembrano gonfiati dal vento, i tratti e i colori riportano alla terra, luogo d’origine della vita in tutte le sue forme.
In alcune di queste opere si ritrovano segni che richiamano le prime pitture paleolitiche di Lascaux, fatte dall’uomo circa 15.000 anni fa. Non è immutabilità ma conferma che alla terra, alla forza della natura, alla potenza espressiva dell’uomo va riconosciuto sempre e comunque un valore, che Brigitta Rossetti porta dentro.
In questo ciclo pittorico diventa evidente come l’uomo, un popolo continuino a vivere anche dopo la loro stessa vita, il loro percorso storico; questo avviene quando la loro forza lascia il segno, trasformandosi in mito e idea, che si fanno memoria.
Questa è il vero punto di forza del connubio tra le opere di Brigitta Rossetti e il museo che le ospita. E’ un viaggio nella memoria, quella antica che bisogna proteggere, che non si può disperdere, che ci ricorda il nostro ruolo qui, su questa terra.
Le opere oggetto di questa ricerca presentano un contenuto prepotentemente atmosferico, dove una forza di gravità soprannaturale tiene sospeso un messaggio, come se l’affermazione di Leonardo da Vinci che “il pittore è padrone di tutte le cose” qui trovasse il suo preciso riscontro.
L’artista domina i suoi guerrieri, li veste con i colori della terra, gli infonde, pulsante, l’energia positiva del messaggio che gli vuole affidare: dalla terra si raccoglie energia, voglia di vita, e alla terra dobbiamo guardare se vogliamo che il mondo, tutto il mondo torni ad essere un mondo migliore.

Luigi Franchi

venerdì 12 febbraio 2010

martedì 2 febbraio 2010

La forma e il sogno - Praga, dal 4 al 28 febbraio 2010

ITALIA ARTE PRESENTA LA MOSTRA
“LA FORMA E IL SOGNO”
4 - 28 febbraio 2010
GALLERIA BREHOVA - PRAGA
CON IL PATROCINIO DELL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI PRAGA
MAIN SPONSOR: GEODIS WILSON ITALIA S.P.A.

L’Associazione Culturale Galleria Folco e la rivista mensile “Italia Arte, il meglio della cultura e del Made in Italy”, con il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, organizzano la mostra “La forma e il sogno”, dal 4 al 28 febbraio 2010 nei prestigiosi spazi della Galleria Brehova, situata a Praga 1, quartiere storico della capitale della Repubblica Ceca, situata nella zona monumentale del medioevale Ponte Carlo, del Cimitero ebraico, della Filarmonica Nazionale e dei principali tesori architettonici e storici cittadini.
LA MOSTRA
La mostra presenterà una selezione di pittori e scultori contemporanei, proseguendo il percorso ormai pluriennale di collaborazione e scambio culturale e artistico tra Italia e Repubblica Ceca, organizzato e promosso da “Italia Arte”. Gli artisti presenti in mostra saranno Adriana Isabel Acquisto, Guido Botta, Marinella Carubelli della Galleria Cassiopea di Roma, Vincenzo Chiazza, Daniele Fortuna, Koichi Hasegawa, Beppe Madaudo, Adriana Pellegro, Brigitta Rossetti, Antonio Saporito, Giuseppe Sinesi e Giorgio Turchetti della Galleria Cassiopea di Roma.

ADRIANA ISABEL ACQUISTO: è scultrice raffinata e intensa. Originaria di Rosario, Argentina, è in Italia da molti anni e ha partecipato a mostre internazionali di rilievo. Le sue tematiche principali riguardano la società, l’uomo e l’ambiente, specchiati in volti e forme di inusuale potenza espressiva e di forte simbolismo.
GUIDO BOTTA: l’artista è il Maestro delle Langhe piemontesi, ma non solo. Nelle sue opere, curate dall’Associazione Culturale Guido Botta, presieduta dalla Dottoressa Anna Giulia Sacchi, trovano risalto paesaggi e atmosfere della sua terra, ma anche soggetti e personaggi tipici delle sue ambientazioni intime e private, rese con dolcezza e tocco personalissimo. Anche grande interprete dell’acquerello, Guido Botta utilizza il colore e la luce come forma costruttiva e dinamica.
MARINELLA CARUBELLI: artista della Galleria Cassiopea di Roma, vede il mondo con la passione della sua pittura e del colore, di cui è visionaria sensibile e vigorosa. Ogni aspetto della vita e della realtà confluisce nel cuore della pittrice e ne viene trasformato in molteplici e inafferrabili lampi cromatici e tonali, fino alla quasi totale dissoluzione dell’esteriorità e del percepibile, divenendo finestra sullo spirito e sul pensiero, sull’anima e sulle emozioni.
VINCENZO CHIAZZA: classico e moderno scultore, lavora i volumi della materia plasmando linee sinuose e morbide tra sogno e surrealismo. Della sua formazione figurativa ha mantenuto il rigore dell’equilibrio formale, l’armonia intrinseca della natura, con un linguaggio contemporaneo che piace per modellato e sensualità.
DANIELE FORTUNA: giovane pittore emergente, già presente in numerosi eventi espositivi di qualità in Italia e all’estero, dialoga con la modernità all’insegna delle nuove tendenze internazionali. Grandi volti, ritratti colti in espressioni fumettistiche e d’impatto, commistioni di tecniche e materiali rendono ogni sua opera un inno alla sperimentazione, con uno sguardo al passato e uno rivolto ai nuovi linguaggi del mondo.
KOICHI HASEGAWA: designer e scultore in legno, onirico e lieve come solo la poesia giapponese sa essere, in perfetta armonia con la natura e l’anima dell’esistenza. Intarsia, assembla, scopre le venature e le parole del legno più pregiato, senza chiodi, viti, espedienti tecnici esterni, ma solamente unendo materiale a materiale, in grandi e piccole visioni della realtà e dell’inconscio, tra metafisica e simbologia orientale.
BEPPE MADAUDO: scultore e pittore e, come accade in questi casi, grande capacità di coniugare il senso della forma con il colore e la visione tridimensionale dei soggetti. Questi nascono dalla fantasia dell’artista che osserva la natura e il mondo con curiosa partecipazione, creando piante, animali, uomini di un mondo esotico e lontano e di culture differenti dalla nostra, in un viaggio nella storia e nelle tradizioni del mondo.
ADRIANA PELLEGRO: interpreta con poesia momenti di vita, creando sculture eleganti e di ottima tecnica, dal gusto modernamente tradizionale, dinamico, vibrante di materia e di luce. Le sue sculture, realizzate con terrecotte di Castellamonte, di Impruneta e con discipline particolari, sono spesso decorate con ossidi e cristalline, trovando una giusta armonia tra decorazione e invenzione artistica.
BRIGITTA ROSSETTI: la vera arte, dicevano gli antichi, è saper far vedere il mondo con occhi diversi. Brigitta Rossetti possiede questo dono e ci mostra con inquietudine e mistero il suo universo interiore, che ogni volta assume i contorni diversi di un paesaggio, un animale, un cielo, mai solamente immagine del reale, ma interiore visione di uno stato d’animo.
ANTONIO SAPORITO: è da ascriversi tra i maggiori artisti contemporanei italiani, per originalità e personalità nel creare sperimentazioni con materiali diversi. Predilige le lastre di alluminio intarsiate con tagli geometrici di precisione assoluta, a creare disegni e caleidoscopi colorati. Inserisce a volte interventi pittorici, come pure altri materiali in sovrapposizione per rendere tridimensionale lo spazio.
GIUSEPPE SINESI: tra simbolismo e surrealismo, negli ultimi lavori il senso di continuità e contiguità della sua pittura si esprime nell’adesione perfetta e ripetuta di più supporti e segni grafici inchiostrati, fino a formare una storia in divenire. Il colore rimane una prerogativa raffinata di Sinesi, trattato ora con disinvolta capacità e mestiere in velature sovrapposte, ora in linee e segni essenziali e sintetici.
GIORGIO TURCHETTI: artista della Galleria Cassiopea di Roma, è come soffio di luce e di colore nella realtà del mondo. Venezia non sarà mai solo una città piena di magia, ma una condizione dello spirito e una dimensione parallela a quella umana, quasi divina. Così pure una costellazione o un sogno ad occhi aperti, costruito con la luminosità dell’immaginazione e del cuore. Fiat Lux, primordiale scintilla dell’uomo e dell’universo, dell’arte e della creatività.