martedì 2 novembre 2010

PROPOSTE CONTEMPORANEE PER COLLEZIONISTI IN ERBA

PROPOSTE CONTEMPORANEE PER COLLEZIONISTI IN ERBA
a cura di Adelinda Allegretti
Museo Civico, Pal. Gottifredo – Alatri (FR)
Dal 6 novembre 2010 al 7 gennaio 2011
Orari: 9,30-12,30/15-18; chiuso lunedì
INAUGURAZIONE E CONFERENZA STAMPA SABATO 6 NOVEMBRE ORE 11

Inaugurerà sabato 6 novembre, alle ore 11, la mostra dal titolo “Proposte contemporanee per collezionisti in erba”, a cura di Adelinda Allegretti, che vede riuniti lavori di 28 artisti provenienti da diversi Paesi europei, cui si aggiungono opere di alcuni grandi Maestri del XX secolo (Alexander Calder, Marc Chagall, Alberto Giacometti, Marino Marini, Henri Matisse, Pablo Picasso, Andy Warhol). L’esposizione rimarrà aperta sino al prossimo 7 gennaio 2011.

Testo tratto dal catalogo:
«Quando mi si è paventata la prospettiva di organizzare una mostra presso il Museo Civico di Alatri, ho dovuto pensare a che tipo di esposizione proporre. Non conoscevo Alatri, né tantomeno gli interessi dei suoi abitanti, ma a giudicare dall’attività attenta e costante della biblioteca e dalla nutrita programmazione di eventi ed appuntamenti culturali, ne ho dedotto che il modo migliore per “fare le presentazioni” fosse quello di offrire una grande mostra-contenitore, in cui mescolare stili e contenuti, nazionalità e punti di vista, in modo tale da permettere ad ogni alatrese di ritrovarvi qualcosa che potesse stuzzicarne la curiosità ed il gusto artistico.
Questa idea di offrire tanti prodotti diversi l’uno dall’altro, quasi come in una Fiera d’arte contemporanea, mi ha dato inoltre lo spunto per affrontare una questione con cui non tanto il circuito museale italiano, quanto quello delle gallerie private, prima o poi, dovrà fare i conti, ovvero la scarsissima frequentazione da parte dei giovani e delle famiglie.
“Proposte contemporanee per collezionisti in erba” vuole essere, nella sostanza, un invito ad osare. A differenza di quanto accade nel Nord Europa, in cui le famiglie, spesso con numerosa prole al seguito, sono assidue visitatrici di gallerie private, in Italia ciò non avviene. Perché? Fondamentalmente perché credo che noi non abbiamo abbastanza educazione visiva all’arte contemporanea, che ci illudiamo di conoscere alla perfezione Caravaggio ma non sapremmo da dove cominciare per leggere e decodificare un’opera di Merz, figurarsi la ricerca di un artista vivente che probabilmente alcun manuale citerà mai. Abbiamo la malsana attitudine di vivere l’arte esclusivamente come un evento élitario, fatto di vernissage a numero chiuso e pedanti disquisizioni concettuali. L’arte è “anche” questo, ma non “solo” questo. L’arte è anche divertimento, è spunto di riflessione, è convivialità, è curiosità, è un’esperienza che non si ripete mai nello stesso modo, ma che cambia a seconda di un’incredibile quantità di variabili: di che umore siamo, se siamo da soli o in compagnia, se piove o c’è il sole, se c’è molta gente attorno a noi o pochi altri visitatori, se siamo di fretta o con la prospettiva di poterci soffermare tutto il tempo che vogliamo davanti ad un’opera, e così via all’infinito.
L’arte non è per pochi eletti, ma per chiunque abbia la volontà e l’interesse di fare un primo passo, di andarle incontro. E potremmo persino correre il rischio di innamorarci di lei.
A quel punto dovranno trascinarci via a forza da Musei e gallerie. Non mi prefiggo ciò con la mia mostra -sarei una pazza-, ma instillare un po’ di curiosità e far venire la voglia di varcare una soglia museale, sì. Allora potremmo persino scoprire che spesso un poster costa più di una litografia originale di un Maestro del Novecento, e che un “dipinto” dozzinale, fatto in serie e venduto nei supermercati dell’arredamento, non eguaglierà mai l’unicità di una fotografia, di un quadro o di una scultura realizzate da “artisti veri”.
Mi auguro che questa mostra dia un piccolo imput affinché insospettabili visitatori, magari poco avvezzi all’arte contemporanea o completamente digiuni di qualsivoglia nozione storico-critica, inizino a guardare con occhi nuovi non tanto le opere esposte, quanto se stessi. Perché la verità è che chiunque di noi può diventare collezionista. Collezionista non si nasce, lo si diventa. In genere si comincia per caso, acquistando il pezzo più piccolo disponibile sul mercato di quel determinato artista che, chissà perché, ci piace o ci incuriosisce tanto, o semplicemente perché quell’opera starebbe divinamente in soggiorno. Tutto qui. Non bisogna certo avere una laurea in Storia dell’Arte per capire cosa ci piace; soprattutto, in Arte non ci sono gusti sbagliati.
E per aiutare nella scelta il visitatore, potenziale futuro collezionista, ho selezionato nomi da manuale (Alexander Calder, Marc Chagall, Alberto Giacometti, Marino Marini, Henri Matisse, Pablo Picasso, Andy Warhol) ai quali si aggiungono altri artisti certamente meno noti, ma tutti accomunati da un unico, solo, filo conduttore: la straordinaria bravura. Provengono da contesti culturali diversi tra loro: Germania (Simone Ari, Jörg Bollin, Petra von Kazinyan), Spagna (Guadalupe Luceño, Juan Ángel Gómez González e Silvia Gómez González, omonimi. Solo una coincidenza), Austria (Inge Mair), Olanda (Wim Adema), Francia (Joseph Virgone), ma anche Stati Uniti (Susannah Martin), Colombia (Cristina Rodriguez) e Messico (Guillermina Rivera Hernandez – GUIKNI). A questi, ovviamente, si aggiungono artisti italiani: Laura Bottaro, Daniela Cappiello, LeoNilde Carabba, Laura Del Vecchio, Alfredo Di Bacco, Sabrina Faustini (l’unica alatrese selezionata), Paola Ferraris, Eleonora Fossati, Annamaria Gagliardi, Marco Marcarelli, Rocco Pellegrini, Ivano Petrucci, Angela Policastro, Brigitta Rossetti, Sandra Sfodera, Roberto Tigelli.
Ciascuno di loro avrà una sua storia da raccontare, e lo farà catturando la nostra attenzione con la vivacità cromatica o con la raffinata eleganza di una ristretta tavolozza, con la bravura del ritratto o con la perfezione anatomica, con l’omaggio al passato o la spietata critica alla società moderna, con una pennellata attenta al particolare o gestuale.»
Adelinda Allegretti