Davanti ai dipinti esposti alle pareti della Galleria una forte attrazione sensoriale mi costringe a fermarmi, a guardare intensamente e ripercorrere per intero l’itinerario segnico e pittorico di Brigitta Rossetti, giovane pittrice che unisce in modo indissolubile alla ricerca interiore dell’”Essere” un amore delicato per la poesia. “Immagini improvvise carpiscono la mia memoria. Segni rapidi e delicati, materia cromatica intensa ed esili frammenti di figure, quasi impalpabili, sollecitano la mia coscienza. Ritorno, senza rendermene conto, a rivivere impressioni oramai sedimentate e intime emozioni passate mi investono. Un grande universo fluido, profondo e misterioso dai contorni in continuo movimento si propaga lentamente e sembra cogliermi di sorpresa, la superficie pittorica tende a dilatarsi annullando la presenza del supporto materiale.” Così parole, frasi scritte, gesti, segni grafici e macchie cromatiche diventano presenze inquietanti che si insinuano dentro di noi, senza più abbandonarci. Questo il senso profondo della poetica pittorica di Brigitta Rossetti che rivisitando le diverse culture del nostro passato mostra anche grande sensibilità per la cultura figurativa orientale che l’Artista riesce ad interpretare con delicatezza ed originalità.
Carlo Catiri
"Le reve d'un bais", 100 x 80, acrilico su tela, Milano 2007
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